PACO - Palazzo Cernezzi

Dossier Paratie a Lago

1996: PACO promuove le prime iniziative contro il progetto delle paratie a lago
2009: lo scandalo del “muro di Como” che nasconde la vista del lago
2010: Paco contribuisce a risolvere la situazione facendo approvare la propria mozione.

PACO è sempre stato contrario al progetto delle paratie a Lago: molto prima dello scandalo del muro abbiamo organizzato iniziative per cercare di far capire che non era il caso di stravolgere il rapporto naturale della città con il lago con interventi basati sulla filosofia della difesa da un nemico che nessun cittadino comasco considera tale.

La maggior parte delle nostre iniziative è stata nel 1996, ovvero nel periodo in cui il progetto veniva impostato e portato all’approvazione degli uffici comunali.

Altre iniziativa sono state messe in atto nel 1998 e nel 2005: altri due momenti in cui il progetto è arrivato, in Commissione e in Giunta: mai è arrivato in Consiglio comunale, nonostante le nostre richieste.

La nostra opposizione è stata, da subito, al "modello" ingegneristico, comunque impattante e capace di metter a repentaglio una serie di equilibri, che dipinge il lago come un "nemico" e le esondazioni come un "disastro".

Oggi è chiaro a tutti quali erano (e sono) i nemici della città e qual è il vero "disastro". Le forze politiche non sono “tutte uguali”: c’è chi ha gravi responsabilità per l’assurdo esito di questa vicenda e chi ha cercato in tutti i modi di evitare questo brutto epilogo.

Alla maggioranza che governa Como da 15 anni vanno imputate tutte le responsabilità per il danno che ha inflitto alla vocazione turistica della città.

Nel gennaio 2010 la maggioranza compie un'inversione ad U delle sue scelte rispetto al progetto previsto approvando una mozione di Paco.

La mozione prevede di sostituire "muri" e difese fisse o mobili con l'impegno a mantenere un certo limite di oscillazione del lago da parte del Consorzio dell'Adda e con un sistema di protezione “progressivo” che permetta un innalzamento graduale della protezione, così da contenere i periodi di oscuramento del lago e da evitare possibili abusi (paratie alzate per tot mesi all'anno).

In sostanza si passa dall'invalicabilità della quota 200,30 slm, sempre presente in tutti i progetti dal 1998 ad oggi, ad un sistema che tende a limitare al minimo gli interventi, premettendo di scongiurare totalmente effetti negativi nei riguardi delle caratteristiche paesaggistiche di quella parte di città così importante.

Siamo insomma riusciti ad affrontare il proiblema con spirito costruttivo, cercando di migliorare la qualità della vita dei cittadini, non rinunciando ad un totale calcellamento futuro del sistema delle paratie.

Scarica la mozione del 12.01.2010