Perchè è stata scelta la località "Tre Camini"?
La maggioranza di destra ha sottoscritto l'accordo di programma con Regione, Provincia, Azienda Ospedaliera e Comuni di Montano Lucino e San Fermo, riguardante la realizzazione di un nuovo ospedale in località “Tre camini”.
Sostenuti dai mezzi di informazione locali che hanno tacitato ogni argomento che non fosse allineato a quello del "capo" e partendo da premesse false si è anche costruito un percorso logicamente coerente, ma i cui risultati sono già ora paradossali: l'ospedale pubblico attende da anni e ne dovrà attendere ancora moltissimi prima di vedere rinnovata la propria struttura.
In una sorta di delirio di onnipotenza, pochi presuntuosi "capetti", appoggiati dalla loro corte hanno assunto questa decisione, certamente in virtù delle leggi vigenti, ignorando e quindi stravolgendo ogni precedente pianificazione del territorio (regionale, provinciale e comunale).
Le bugie:
- si è dapprima ignorata e poi negata la possibilità di intervenire sull'area attuale
- si sono negati gli inaccettabili danni ambientali che l'intervento programmato andrebbe a produrre
- si sono taciuti e si tacciono i problemi legati alle risorse
- si negano e si eludono i problemi legati alle infrastrutture
- si banalizza il tema del trasporto pubblico
- si tace la volontà di una grande speculazione immobiliare sull'area dell'attuale Sant'Anna
Dopo avere costruito una procedura anomala e finto un ascolto dei cittadini, indifferente ai molti allarmi lanciati da autorevoli personalità della città e dai consiglieri della minoranza, la macchina procedurale sembra oggi inarrestabile, anche se all'orizzonte si profilano ulteriori inciampi che ritarderanno in modo serio la prospettiva che i comaschi possano vedere, presto, una struttura ospedaliera pubblica rinnovata e più efficiente.
Perchè i “Tre camini”? Perché non San Carpoforo?
Che cosa vanno cercando i dirigenti dell'Ospedale Sant’Anna e la dirigenza regionale?
Perchè i cittadini non possono conoscere le vere ragioni delle mancate risposte a una serie di obiezioni sostanziali, delle continue contraddizioni e reticenze, del pressapochismo coniugato a un dirigismo autoritario, dei ritardi, delle tante piccole e grandi improvvisazioni?
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