Il Consiglio Comunale vota contro!!!
18 giugno 2001:
il Consiglio Comunale di Como afferma, senza alcun voto
contrario che il Sant'Anna deve restare lì
dov'è.
Hanno votato a favore:
PACO, Ulivo, Rifondazione, gruppo misto, lega, democratici
di centro. Si sono astenuti i consiglieri di F.I. A.N.
ha abbandonato l'aula al momento del voto.
ESPANSIONE TV. OVVERO . . . . . . come informare i cittadini
comaschi con obiettività e professionalità.
Nelle edizioni dei notiziari di lunedì 18 e martedì
19: . . . . . . NULLA sul voto dell'assemblea di Palazzo
Cernezzi ! ! Sembra non meritare nemmeno un cenno il
voto della MASSIMA ISTITUZIONE ELETTIVA cittadina che
esprime la volontà dei comaschi che il S. Anna
resti lì dov'è ora. Mercoledì 20,
dopo un TELEGRAMMA DI PACO alla redazione che rimarcava
il fatto, il silenzio (o dobbiamo scrivere . . . LA
CENSURA?) sul voto continua. Ma all'interno del servizio
sulla nuova neurochirurgia (ma il S. Anna non era allo
sfascio?) si trova il modo di far riferimento al dibattito
politico asserendo che si continua a "litigare"
(sic !!). I nostri professionisti dell'informazione
ignorano del tutto i contributi al dibattito, ma si
permettono di sentenziare che si tratta di "chiacchere
inutili". No comment.
E' la vittoria della democrazia, della
mobilitazione degli argomenti di chi vuole non
"una decisone", ma "LA
SCELTA GIUSTA" per una comunità
in cui coesistono esigenze e strategie diverse.
L'intervento
del Consigliere di PACO, Bruno Magatti
Intanto sono state smascherate
le molte bugie:
-
non esite nemmeno
uno "studio di fattibilità"
né un progetto di massima che ipotizzi la
ricostruzione del S. Anna in via Napoleona
-
la "FUGA IN AVANTI"
da parte dei "managers" pubblici dell'Ospedale
tiene in ostaggio i politici che
li hanno designati e tutta la città.
NON E QUESTA LA POLITICA CHE HA A
CUORE PRIMA DI TUTTO GLI INTERESSI DEI CITTADINI.
PACO riafferma la sua via allo "sviluppo
sostenibile":
Basta consumare suolo nel nostro territorio !
Occorre salvaguardare il poco spazio non edificato
che ci è rimasto.
Costruire su aree ancora libere per poi
invocare nuove strade, raccordi e svincoli devastanti
il teritorio è un grave segno di indifferenza
nei confronti delle generazioni future.
Impariamo a riutilizzare gli spazi che
abbiamo già a disposizione: anche l'Ospedale
NIGURDA di Milano viene ricostruito in sito
e con RISORSE PUBBLICHE, (così
come quelli di Parma, Bergamo ecc.)
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